NOTAI ED OBBLIGO DI CHIUDERE UN UFFICIO: L'ORDINANZA DEL CONSIGLIO DI STATO. FINALMENTE QUALCUNO INIZIA AD ACCORGERSI COME FUNZIONA.
Ribaltata la decisione del T.A.R. LAZIO - ROMA: SEZIONE I n. 3285/2012 che avallava pienamente l'operato di un Consiglio Notarile (organo pubblico composto da Colleghi Notai) che imponeva la chiusura (con conseguente danno all'immagine professionale) di un ufficio secondario ad un Notaio che, coraggiosamente, aveva presentato ricorso al Consiglio di Stato, sfidando legalmente Consiglio Notarile locale e Consiglio Nazionale del Notariato.Il Consiglio di Stato, Sezione Sesta, con Ordinanza n.ro 08195/2012 depositata il 12/12/2012 ha considerato rilevanti le argomentazioni portate dal singolo Notaio contro il proprio Organo pubblico interno, locale e nazionale, e la interpretazione deontologica dai medesimi datane.Infatti, il massimo Organo della giustizia amministrativa ha, finalmente, ritenuto che la controversia pone questioni giuridiche nuove e di interesse generale, sia in relazione alla corretta esegesi della nuova norma, sia per l’assenza di un regime transitorio, sia in relazione alle regole comunitarie di tutela della concorrenza della professione notarile.In altri termini, il Consiglio di Stato ha evidenziato l'estrema rilevanza che tale norma ha, anche per l'interpretazione prontamente datane dal Consiglio Nazionale del Notariato, sulle dinamiche concorrenziali tra Notai.Una riflessione si impone. In tempo di crisi economica (fortissima anche per il notariato) e' certamente opportuno valutare con estrema cautela il fiorire di iniziative disciplinari (comportanti danno all'immagine professionale) ad opera dei Consigli Notarili locali (che ripetesi, sono composti da Colleghi Notai) a carico di singoli Notai.La Magistratura sarà ancora una volta l'ago della bilancia. L'importante e' capire come funziona..........Fabrizio Santosuosso - News - Blog