COPPIE DI FATTO: SI' AD UN "CONTRATTO DI UNIONE CIVILE" DAVANTI IL NOTAIO.

Pochi giorni fa una coppia ha stipulato, al posto del matrimonio, un "contratto di unione civile" davanti a un notaio italiano.

A firmarlo, una giovane coppia che ha previsto una serie di "dare" e "avere", anche in favore di soggetti terzi (nel caso specifico, sorella e madre delle due parti contrattuali).

Del resto, regolare i rapporti economici durante la vita familiare e prevedere come uno si impegna ad aiutare l’altro, nel caso non si viva più sotto lo stesso tetto, rappresenta pur sempre un atto di amore.

A ciò si aggiunga che un "contratto di unione civile", ancorché non sostituisca la solennità formale del matrimonio e i relativi aspetti ereditari, e' praticabile quale validissima soluzione alternativa:
- per le coppie omosessuali;
- per chi è in attesa di divorzio;
- per la tutela dei figli del proprio partner.

Nulla a che fare con il contratto in oggetto, invece, hanno quegli accordi in cui le parti si obbligano ad un determinato comportamento verso lo scambio di un bene (esempio contratto di mantenimento).

Immediate le reazioni della Associazione Arcigay, la quale ha sottolineato che «non esistono atti notarili che possano essere equiparati al matrimonio, l’obiettivo per il quale continuiamo a batterci". Associazione alla quale ci viene di rispondere con una frase dello stesso Oscar Wilde: "Si dovrebbe essere sempre innamorati. Ecco perché non bisognerebbe mai sposarsi."

Blog Now – Il Blog di Fabrizio Santosuosso

 

 

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